L’intero mese di maggio lo dedichiamo a questo: Festival della Letteratura e Festival Internazionale di Poesia di Milano, insieme
Nel bel mezzo di un evento epocale che da troppo tempo tenta di ridurci al silenzio, decidiamo sia arrivata l’ora di uscire all’aria aperta, di guardarci negli occhi, di parlare con le nostre voci, di lottare, tutti insieme – con tutti i mezzi a nostra disposizione – per un diritto irrinunciabile chiamato Cultura.
Cioè, “quell’insieme dei tratti distintivi, spirituali e materiali, intellettuali e affettivi che caratterizzano una società o un gruppo sociale, e include – oltre alle arti e le lettere – modi di vita e di convivenza, sistemi di valori, tradizioni e credenze”, come stabilisce l’Unesco.
“Ben venga Maggio”, quel mirabile verso che il Poliziano ci donava, cinque secoli fa, diventa il nostro “gonfalon selvaggio…”. La nostra dichiarazione d’amore alla vita.
Il nostro decidere, dopo tanto gelo, che la primavera è appena cominciata.
Vi chiediamo, come abbiamo fatto sempre, di mandarci le vostre proposte.
I posti dove gli eventi saranno fatti potremmo deciderli strada facendo, d’accordo con i parametri e le norme dettate dall’emergenza in corso.
Se i teatri e le sale ci saranno ancora vietati, celebreremo i nostri riti nei parchi, nelle piazze, nelle strade, nei cortili, nei terrazzi… ovunque ci sarà la possibilità di incontrarci, con il dovuto rispetto per le norme, ma guardandoci negli occhi, cercando di riempire con la poesia quel metro e più di assenza che le circostanze ci impongono.
La mail dove mandare le vostre idee e le proposte di collaborazione è la seguente:
benvengamaggio2021@gmail.com
Lo stesso amore per la vita.
Lo stesso amore per la vita.
Lo stesso amore per la vita.
Lo stesso amore per la vita.
Evento conclusivo di Ben Venga Maggio organizzato da Festival Internazionale di Poesia di Milano 2021, in collaborazione con il Festival della Letteratura di Milano, nella sua 10° edizione.
29 maggio dalle ore 12
Giardino condiviso di Via Scaldasole – Via Scaldasole 10/12 – Milano
ore 12.00 – Passeggiata poetico architettonica
In ogni luogo si parlerà degli edifici e, insieme, si leggeranno dei brani letterari in sinergia con i temi architettonici trattati.
Partenza davanti al Museo del ‘900.
A cura di Matteo Gregotti, Leonardo Pisoni e Lorenzo Peron.
ore 15 – Confinamenti
Nel suo “Diario dalla quarantena”, il giornalista Paolo Rumiz racconta che, per dare una forma alla sua giornata in confinamento, si è costruito una sequenza di momenti ricorrenti: l’ora del caffè, l’ora per scrivere, l’ora per fare ginnastica, quella per contattare gli amici, quella per cucinare. Una sua personale scansione delle ore, “come nei monasteri”. Molte persone si sono trovate in una situazione simile: in mancanza dei vincoli di orari fissi e di appuntamenti, il tempo è rimasto senza struttura, fluido come l’acqua, un tempo disorientante e a volte ansiogeno.
Con Serena Rossi, Alina Rizzi, Annitta Di Mineo, Maria Pia Quintavalla, Paolo Pezzaglia, Donato Di Poce, Elisabetta Oneto, Paola Zan.
ore 15.30 – Il bambino e le stagioni
Testimonianza poetica, quasi in presa diretta col processo di riavvicinamento e talvolta riappacificazione con l’infanzia, una scrittura che vuole essere corporea, più nuda, immediata. Una scrittura in cui riaffiora, pur nella lucida consapevolezza dell’indeclinabile travaglio dell’esistere, l’antica voglia di spiccare il volo e di mettersi a giocare.
Con Filippo Parodi e Giancarlo Sammito
ore 16.00 – Con la A di aeroplano – narrazione su Amelia Earhart
A cura di Rossana Girotto e Laura Lampugnani
ore 16.30 – del fiorire della carne / brevi storie di cambiamento per una vita nuova
Reading performativo musicale tratto da testi di Roberta Dapunt, Emily Dickinson, Patrizia Valduga, Chandra Livia Candiani.
A cura di Caterina Nebl e Massimiliano Santoni
ore 17.00 – Sbagliare è umano
Un viaggio dentro la realtà carceraria – fra le strutture di detenzione di Bollate e del Bassone – narrato attraverso il linguaggio poetico. Lo sguardo di una donna che “liberamente” si lascia attraversare da 13 stazioni penitenziali, così scene reali scorrono lentamente fra pupille silenziose: devianza, deformità, dannati, vittime e società ferita.
Con Lorenza Auguadra, e i POETICANTI (Roberta Turconi e Paolo Provasi)
ore 18.00 – “Poetas en paralelo. Una scintilla d’oro” – Poeti italiani leggono Poeti di lingua spagnola
Amos Mattio legge Tomaso Kemeny
Ana María Pedroso Guerrero legge Giselle Lucía Navarro
Josué Pérez Rodríguez (Joes)
Luigi Cannillo legge a Alex Pausides (italiano)
Mario Santagostini legge Alexander Jiménez (italiano)
Maria Pia Quintavalla legge Leymen Perez (italiano)
Paola Pennecchi legge Basilia Papastamatiu (Italiano)
Alessandra Paganardi legge Virgilio López Lemus (Italiano)
Amos Mattio legge Yanelis Encinosa (Italiano)
Pietro Berra legge Teresa Melo (spagnolo) Rocío Acebal (Italiano)
Marco Pelliccioli legge Jesús David Curbelo (Italiano)
Sabrina Crivelli legge Delfín Prats (Spagnolo) Raquel Vázquez (italiano)
Gaia Formenti legge Nara Mansur
Paolo Cerruto legge Rubiel Labarta (Spagnolo)
Giorgio Ghiotti legge Osmany Echevarría (Italiano)
In collaborazione con l’Instituto Cervantes di Milano, Ass. CubEArt, La casa della Poesia e Instituto cubano del libro.
Extra luogo
ore 18 – FIABA D’OMBRA SCOLPITA
Come costruire una fiaba?
Non utilizzando il libro per fabulare, e non costruendo un libro, ma “scolpendo” una storia in quattro dimensioni: uno spazio laboratoriale che diventa teatro di burattini, fantocci, marionette costruite con le proprie mani, che faremo vivere in un’avventura di colore, voci, luce e ombre, odori e rumori.
I destinatari sono, in primis, gli “artisti” stessi, i bambini. Ma anche le loro famiglie, gli altri abitanti del quartiere, e chiunque fosse interessato.
Vivivillage – Associazione degli abitanti del Social Village Cascina Merlata, via Pier Paolo Pasolini 19, 20151 Milano
Aperitivo
ore 19 – Josè Pepe Mujica – Buon compleanno, Presidente
Il racconto di una rivoluzione pacifica che ha incantato il mondo.
Con Angel Galzerano (Chitarra e voce) e Milton Fernández (voce recitante).
Lo stesso amore per la vita.
Lo stesso amore per la vita.
Lo stesso amore per la vita.