Uruguay, Un paese nel mondo – programma 24 marzo
Ore 11.00 – Il gioco del mondo – Slam Poetry a tema: Diritti/Storti
Dedicato ai Diritti Umani in un mondo in costante movimento.
Pausa pranzo (sarà presente unchiringuito de comidas tipicamente uruguayas)
Ore 15.00 – Cosa sono i Diritti Umani?
Come si possono collegare gli ideali sui Diritti Umani con la realtà quotidiana? In collaborazione con YHRI (Youth for Human Rights International) e Associazione per i Diritti Umani e la Tolleranza Onlus
Ore 16.00 – Las Venas abiertas de América Latina – Da Eduardo Galeano ai giorni nostri
“Molti anni fa, quand’ero giovane e credevo ancora che si potesse forgiare il mondo sulle nostre migliori intenzioni e speranze, qualcuno mi regalò un libro con la copertina gialla che divorai in due giorni con tanta emozione da doverlo rileggere un altro paio di volte per assorbirne tutti i significati: Le vene aperte dell’América Latina, di Eduardo Galeano.” (Isabel Allende)
Con Danilo Redaelli (educatore) e Anna Camposampiero (Comitato Berta Vive)
A cura di Milton Fernández.
Ore 17.00 – Presentazione dell’Antologia bilingue Uruguay/Racconta (Rayuela Edizioni)
22 scrittori uruguaiani presentati per la prima volta a un pubblico italiano. Commoventi, surreali, sorprendenti, a volte piacevolmente strampalati, questi racconti rappresentano un piccolo panorama dello stato dell’arte della scrittura uruguaiana degli ultimi anni.
Con Lauro Marauda, Alberto Tarigo e Julio César Barrera.
Ore 18.00 – La vita segreta delle parole – Il linguaggio dei Latinoamericani
Ogni linguaggio è una tradizione/ogni parola un simbolo condiviso. (Jorge Luis Borges)
Con Ángel Galzerano, Jorge Ojeda, Marcelo Caracoche, Milton Fernández.
Ore 19.00 – El Mate – Origini, storia, poesia di una passione condivisa
L’erba mate sveglia gli addormentati, corregge i pigri e rende fratelli persone che non si conoscono (E. Galeano)
A cura di Milton Fernández.
Ore 20.00 – Il Candombe. Uruguay e Africa – Le origini del rito
Le origini, la sua diffusione, i legami viscerali di popoli solo apparentemente distanti.
Il Candombe è un’eredità ancestrale di origine africana, portata dagli schiavi neri nel Rio de la Plata. Sinonimo di evocazione rituale della propria terra, riassume il dolori di esseri tra i più liberi della creazione, ridotti in catene, alla stregua di animali, dall’ingordigia degli europei. Anime sofferenti, che serbavano inguaribili nostalgie della terra natia e nei suoni di quei tamburi, in quelle voci, la ritrovavano. Pericolosa come la notte, quella danza lasciva e liberatoria, è stata da sempre guardata con diffidenza dalle autorità costituite. La ribellione degli schiavi nasceva spesso dalla scintilla provocata da una frusta, ma era al ritmo del Candombe che crescevano, e non di rado cambiavano la storia.
Con Fabián Suarez e A todo Candombe
Ore 21.00 – Recital: Poetas al Sur
Poesia e musica su testi di Mario Benedetti, Idea Vilariño, Juana de Ibarbourou.
con Canto Libre:
Ángel Galzerano (Chitarra e Canto), César Rivero (Chitarra, Percussioni e Canto), Sergio Lusignoli (Bandoneón), Nelson Sosa (Basso), Giorgio Guindani (Flauto traverso, Saxofono).